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normative e fondanti
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riguardi di sito e libri, qui riassunte e/o accennate si
ritrovano però complete come presupposti e dicharazione di
intenti in
un file - Presentazione
e diffide/Press-release ad esse
appunto DEDICATO: si
consiglia vivamente di leggerlo come preliminareaforismi
che,
nel loro susseguirsi dialogante e discordante, esprimono in modo
sintetico i presupposti di base d tutto questo lavoro.
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Derivano
da un altro sito - o meglio: da uno dei libri da questo derivati -
alcune pagine di argomento introdutivo ai concetti base della MEDICINA
e della CONSAPEVOLEZZA:
i nuovi volumi possono esser
acquistati come veri "libri", ma i relativi
COMPLETI pdf possono senza
limitazioni venir SCARICATI e stampati a proprie spese dall'utente. /
From another site people can make free download of pdf files
and also of COMPLETE books - sorry - only in Italian
Lesioni anomale e
sofferenze mal
descrivibili come conseguenze
imprevedibili di cause inaspettate
possono dar luogo a
cascata a successivi e molto gravi errori diagnostici e conseguenti danni iatrogeni
se non a errori
giudiziari: assieme agli altri file in cui si pongono questi
problemi,
anche questo è stato arricchito da
importanti
precisazioni culminanti in un APPELLO
indirizzato
ai
professionisti della Psichiatria
e
della Medicina
legale.
A questo
proposito
questo file viene spesso RINNOVATO
con aggiunte: metodologica, di
precisazioni, con risposte pervenute anche on-line
e nuove documentazioni. A
questo file/capitolo va comunque affiancato un altro file stampato
anche
come capitolo nell'Appendice all'edizione
corrente del libro
It's
Abuse NOT Science Fiction: Il file prima nominato Pseudo-misteri
e
coinvolgimenti biologici / Fake-mysteries on biological
targets ora è in rete
sdoppiato nelle sue parti italiana a
inglese: anzi triplicato perché la parte in italiano, molto ampliata e
curata, è stata caricata anche in un pdf anch'esso con il titolo Aggressioni
pseudo-misteriose contro bersagli biologici raggiungibile in rete e
leggibile come eBook.
Furthermore also the English
translation
of the present file - by now also renewed as style, as placement and
improved
by
new data
and consideration - should continually be faced with the English new
file renamedFake-mysterious
assaulters against biological targets: on its old bilingual page - Italian
and English - and with its previous name Pseudo-misteri
e
coinvolgimenti biologici / Fake-mysteries on biological
targets can be read
as chapter on the Appendix of the
current edition of the
book: It's
Abuse NOT Science Fiction
Questo sito
e i libri
che ne derivano NON sono di INFORMAZIONE, ma si costituiscono come una
specie di ENCICLOPEDIE
TEMATICHE,
in cui vengono presentati e
discussi vari argomenti
da leggersi e soprattutto da CONSULTARE
di
volta in volta. Tutto
questo lavoro - sito e libri - non è basato su scritti
"personali" di un autore singolo, bensì è un'opera
collettiva
corale composta da una serie disomogenea
di provenienze in continuo divenire come tali e come fatti storicamente
in accadere.
Una segnalazione tassativa va
però enfatizzata: le
citazioni presentate non indicano necessariamente la nostra piena
approvazione. D'altra parte se gli elenchi
segnalati non pretendono di essere
esaustivi, si
diffida dal copiare o usare in altri modi senza esplicito permesso il
contenuto del sito o anche singole parti.
Ogni
immagine che proponiamo si costituisce anche come
link: e
come
per ogni altro link, le immagini vengono di continuo monitorate e
aggiornate.
La
necessità di precisare significati e chiavi di lettura introduce
in
TUTTI i file del sito aggiunte metodologiche, normative e una frase sia
in italiano che in inglese per
evitare discussioni futili sull'AUTENTICITA' delle
testimonianze
di PRIMA MANO, elemento cardine di tutto questo lavoro.
Per
molte vittime risulta più
facile
esporre passate sofferenze per
scritto che a voce.
A seguito di difficoltà
lamentate e
relative
richieste, l'architettura stessa del
sito è stata modificata in funzione di un più agevole
orientamento: sdoppiato il file/home
si divide ora in secondo file con un
nuovo nome - Presentazione
e indice ragionato: come
cominciare /
Preamble: how to begin - che riinvia a
un differente
URL
mentre diventa iniziale e fondamentale
come file
semplificato dove a prima
vista compaioni i links indirizzanti
sui capitoli interni. Assecondando critiche e richieste
man mano vengono aggiunti nuovi o rinnovati files a cui fare
riferimento per informarsi su come
è stata aggiornata la serie delle correzioni e
nuove informazioni. Si
consiglia di
iniziare dal file Aggiornamenti
e Indici preposto
agli aggiornamenti e di
precisazione dei dati
"normativi" e di "diffida" o
più
veloce Modificazioni
e novità/.Per
il
libro
e gli
indici illustrati
del
libro
e del sito vedi soprattutto:
L'intero
sito è ora
pubblicato in un libro
enciclopedico - pur privo
degli
ultimi aggiornamenti
-: per
copertina, frontespizio e ulteriori spiegazioni vedi file Libro / Book_
It's Abuse NOT
Science Fiction Ibs,
It's
Abuse NOT
Science Fiction? Gli
Abusi mentali, fisici e tecnologici sono sono - o NON sono -
Fantascienza?
Questa rielaborazione
del famoso Sonno della
ragione
di Goya
- ufficialmente
copyright - è resa molto
più
inquietante dell'originale per essere
utilizzata come copertina
del libro e spiegata
dal DisegnatoreAndrzej
(Andrew) Suda/ This powerful,
more puzzling creative
modification of the Goya'sSleep
of reason- marked by the official
Copyright
- here is used as book
cover's
image, and explained by the Designer: Andrzej
(Andrew) Suda: should
look just like many of the
events described by the victims: they exist,
are
bothersome,
and we don’t know exactly WHY they are there but they are
there…
[come molti dei fatti descritti dalle vittime: essi
esistono, turbano e noi non riusciamo a conoscere esattamente
il
PERCHE'
ci siano, ma ci sono...] About the Book
This book not only documents the case of Andrzej Suda, it is also
filled with documentation from the worlds most influential documented
cases of psychological abuse, electronic harassment, organized stalking
and mind control. Some cases include Rauni Leena Kilde MD., Dr.
Reinhard Munzert, Kathy
Sullivan, David
Larson,
and many others... Please support the truth with the purchase of our
book. This will document many technologies and mind control weapons
that have been kept hidden from the mainstream public. Over 600 pages
of action packed TRUTH!
Dalla
presentazione dettagliata del libro It's Abuse
NOT Science
fiction, e dalla data di pubblicazione - 14 luglio 2005 -
molto
è cambiato e molti
DOCUMENTI sono stati sia sostituiti che aggiunti. In attesa di
una completa nuova
edizione
del volume principale ne viene
per ora edito un SUPPLEMENTO INTEGRATIVO per meglio diffondere i
più
recenti
e IMPORTANTI UP-TO-DATE
DOSSIERS. La loro diffusione ora è asicurata da
una PUBBLICAZIONE che si costituisce in un autonomo
VOLUME.
*************************
The book previously
published at present needs to be modified.
It's
Abuse NOT Science fiction
published on July 14 2005 shortly became OUT OF DATE and so required to
present also the consequent novelties coming
from readers comments, from new deeds and MOSTLY on present-day
flash-back
discolosures. UP-TO-DATE
DOSSIERS of It's
Abuse
NOT Science fiction= Gli Abusi mentali, fisici e
tecnologici NON sono Fantascienzafor the
time being launched as supplementary
book,
supplementary but matching
also by itself not only for propose simple
improvement, rather mostly to share some new particular important
DOCUMENTS.
Cinque libri legati
da un unico filo
Elogio
della
libertà
Il primo
è la nuova biografia
di Piero
Gobetti intitolata Elogio
della libert (1) : ne presento
l’argomento con
citazioni
tratte da uno dei necrologi a lui dedicati e dalla più famosa
delle
sue stesse opere, ma ne prendo pure lo spunto per alcune riflessioni su
altri fatti, libri ed autori.
(1) Pubblicata - come n.
8
nella collana Bancarella (periodico mensile) - editrice Il
Punto nell’ottobre 1998, autore Alberto
Cabella, Direttore dell’Istituto
Italiano di Cultura di
Parigi,
e Vicepresidente del Centro Piero Gobetti
di Torino.
Il 16
marzo
1926 ad un mese dalla
sua scomparsa,
nel numero a lui interamente consacrato (numero 3 del III anno della
Rivista il
Baretti, fondata ed edita da Piero Gobetti),
nell’articolo di
Mario
Fubini intitolato La sua grandezza,
comparivano queste
parole:
...
Ma come pochi uomini
sanno [intendendo:
“uomini maturi” non ragazzi ventenni come Gobetti che morì a 26
anni], egli [Piero Gobetti] apprese giovanissimo a non fidarsi in altri
che in se stesso, a lavorare senza speranza di premio, ad accogliere
l’avversità
come un fatto contro cui non vale ribellarsi e che può mutare
temporaneamente
la direzione della nostra attività, non sminuirne o cangiarne la
natura, a celare altrui la propria tristezza, a scegliere sempre, senza
esitare, la via più difficile, come la sola nobile, anzi come la
sola lecita. Non parliamo di quelle vie facili che sono l’abbassamento
di fronte alle opinioni dominanti, i compromessi tra la propria
coscienza
e il proprio interesse, il porre palesemente o larvatamente l’ingegno a
servizio di chi può ricompensare, e nemmeno di una tranquilla,
onesta
e dignitosa carriera, in cui senza difficoltà avrebbe raccolto
onori
e soddisfazioni.... Ma anche nel cammino per cui si era messo era
possibile
una scelta tra il più facile e il più difficile, tra il
compromesso
larvato e la totale, tragica dedizione di sé.... Anche nella
lotta
aperta, senza quartiere, vi sono soddisfazioni, consolazioni segrete:
la
speranza di un successo facile con mezzi sproporzionati al fine, che
permette
di non darsi tutto alla lotta impegnata, il compiacimento di sentirsi
vittima,
di nascondere il proprio pensiero e le proprie azioni nel segreto....
E’
materia per quelli che
si sono
scelti la parte dei precursori, dei disperati lucidi, dei vinti che non
avranno mai torto perché nel mondo delle idee sanno far
rispettare
le distanze anche ai vincitori delle sagre di ottimismo... Il mio
è
il Risorgimento degli eretici non dei professionisti.
Nel 1991 Corrado
Stajano pubblica un libro dal titolo Un
eroe borghese - riedito nei
Tascabili Einaudi nel
1995,
da cui è anche stato tratto il film
omonimo di Michele
Placido -: documenti alla mano vi si descrive
l’impegno
ostinato
di un semplice avvocato - Giorgio Ambrosoli
- che,
trovatosi a
fronteggiare
gli scandalosi
interessi di
mafia non esitava a seguire la sua “etica
di uomo onesto”, la sua "resistenza umana" fino a venirne ucciso. E
così,
nel libro come nel film, mentre parallelamente scorrono, calde e
affettuose
scene di vita familiare, di normalità di rapporti, di svaghi, di
“vita civile” si seguono gli intrighi di poteri economici occulti e
pericolosi
fino alle agghiaccianti telefonate minatorie (nel film riprodotte nelle
registrazioni originali) ed alla morte annunciata.
E così anche
nel libro del figlio Umberto Ambrosoli - Qalunque cosa
succeda - prefazione di Carlo Azeglio Ciampi
...
ricordo che - quando mi capitava di
ascoltre o leggere storie del tempo di guerra - per me era naturale
credere che il contesto storico fosse non tanto una chiave di lettura e
di compresnsione di quelle vicende, anche le più personali, ma
la loro unica dimensione. La Storia, mi sembrava, poteva spiegare tutto
anche il particolare. Solo con
il tempo mi sono reso conto che questo approcio, un po' smplicistico mi
aveva impedito di cogliere, dentro al grande ambito della Storia, la
forza, la singolarità e la sostanza della dimensione umana,
singola, di quuei racconti.
Per
questo ho timore di concentrare troppo l'attenzione sulla cornice
storica degli ultimi anni di papà: paradossalmente, nel fornire
un conesto si rischia di essere fuorvianti, distrattivi.
Quanto
è accaduto a papà è una storia attuale, in ogni
momento, e anche oggi
potrebbe ripetersi. Senza la coscienza dei singoli che scelgono di
rispettare le norme e con esse la convivenza civile, le leggi da sole
non bastano a salvare una società.
Una
storia personale, vista dagli occhi e dal cuore di un bambino che perde il padre
tragicamente quando è piccolo ma che acquista progressiva
consapevolezza della sua morte e della sua figura, Corriere della sera
Non
potrei dir meglio di
Umberto, quando pensando al sorriso di suo padre scrive: “Non è
affatto
scontato che tutti abbiano un prezzo di scambio. Non bisogna fare
l’errore di pensarlo, perché c’è una parte del Paese,
come già lui a
suo tempo che sa essere libera, consapevole e coerente: qualunque cosa
succeda”, Walter
Veltroni, La Stampa
Non solo
“eroe
borghese”, ma con
qualsiasi aggettivazione
“eroe vero” è, come Ambrosoli, chiunque non si lasci avviare (o
fuorviare) in
quelle
vie facili che sono
l’abbassamento
di fronte alle opinioni dominanti, i compromessi tra la propria
coscienza
e il proprio interesse, il porre palesemente o larvatamente l’ingegno a
servizio di chi può ricompensare,
cioè
chiunque si dedichi senza
riserve e senza
ripieghi a quanto è ormai convinto di dover fare; non chi si
sacrifica
per principio, nella “totale, tragica dedizione di sé” con il
“compiacimento
di sentirsi vittima”, ma chi vi si dedica comunque, costi quel che
costi:
non chi, non avendo in fondo niente da perdere, si dà uno scopo
nel gettarsi verso le strade apparentemente più ardue del
cosiddetto
”Eroismo” con la E maiuscola, del “Bel Gesto”, ma
chi - avendo moltissimo
da perdere: affetti, carriera, serenità - prosegue,
impaurito
e isolato. Che
rapporto esiste
tra termini come "riconoscimento" e "riconoscimenti"? tra "con-fidenza"
e "con-fidenze"? "conoscenza" e "conoscenze"? "piacere" e "piaceri"?
"bene" e "beni"? "favore" e "favori"? ecc. ecc.
Tutto il
contrario della
citazione sottostante in cui il verbo "succedere"
compare nel suo vero - in questo caso - terribile
significato :
....di
un uomo capace di affermare la
propria LIBERTA'.
Con se stesso rimanendo coerente al proprio pensiero, alle proprie
convinzioni. Con gli altri quando ha respinto blandizir e ricatti senza
neanche ceercar protezioni "politiche" nella consapevolezza che anche
quelle potevno avere un prezzo. E' stato libero nel senso
più completo del termine, quello che include la consapevolezza
del proprio ruolo... di uomo, di marito, di padre, di cittadino. - Umberto
Ambrosoli
Qualunque cosa succeda
pagg. 314-315
L'Italia di Andreotti. L'Italia di tutti noi, clienti senza
memoria, e sempre alla ricerca di un uomo della Provvidenza, capace di
guidare e distribuire i giochi della Politica.
...
L'Italia, per dirla ancora con Piero Gobetti, dove tutti "hanno bene
animo di schiavi". E dove i potenti non smettono mai di essere potenti.
... il potere se non logora, corrompe. Sempre. ... E
così, noi Italiani, per abitudine, e con l'amore degli
assistiti, ci attacchiamo per sempre al nostro benefattore.
Oscurità a parte.
L'Italia di Ambrosoli. L'Italia di tutti noi, persone vigili e libere,
sempre a testa alta, pronte a rispettare le leggi e a servire le
istituzioni, senza legami con i giochi del Potere.
E soprattutto senza paura di "andarcela a cercare".
Altrimenti è solo silenzio complice
e acquiescenza vile.
L'Italia dove chi è chiamato ad un compito pubblico, sia pure
per una strana occasione dei tempi, e sia pure per una sola volta,
risponde con rettitudine. E coraggio. E rigore. E gentilezza.
L'Italia, per dirla ancora con Piero Gobetti, dove l'impegno culturale
e morale vive nella "serietà e intensità al lavoro". Una
luce per tutti. Andreotti: pace all'anima sua. Ambrosoli: un esempio per
un'Italia unita in civiltà.
O no?
P.S. Quando uscì il film Un
eroe borghese,
narrante la storia di Giorgio Ambrosoli, per proposta dei docenti di
storia, si deliberò di andare al cinema con le classi quinte di
un Liceo Scientifico. All'uscita, ho ancora viva la scena nel ricordo,
un'alunna, commossa e, a suo modo, indignata, così mi
apostrofò: "Perché non ce le dite a scuola queste cose?". Ancora
inseguo una scuola a misura di quell'allieva. Se l’andava cercando -
«Certo [Giorgio Ambrosoli, ndr] era una persona che in termini
romaneschi io direi: se l’andava cercando.» – Giulio
Andreotti (vedi il video)
Il figlio di Giorgio Ambrosoli esce dall’aula nel minuto di silenzio
per Andreotti - «È giusto che le istituzioni commemorino
gli uomini delle istituzioni, ma è anche giusto che chi compone
le istituzioni, faccia i conti con la propria coscienza.» – Umberto
Ambrosoli (7 maggio 2013)
E qui approfitto appassionatamente per
invogliare
alla lettura di due altri libri più recenti e attuali:
Nabela
BenaissaIn
nome di mia sorella. L’orrore della pedofilia, una testimone racconta
prima edizione in italiano 1997 Milano Rizzoli.
In nome di
mia
sorella.
L'orrore della pedofilia: una testimone racconta - 1997
- Benaissa
Nabela - Rizzoli La
Repubblica,
12-03-1997, Cultura, Pag. 36: La
bimba marocchina massacrata in Belgio: il diario di Nabela
Benaissa:Loubna,
mia
sorella.
Così l'hanno uccisa:
sconvolgente
libro che racconta la vita spezzata di una bambina:
Nabela
Benaissa In
nome di mia sorella.
Nabela,
18 anni,
sorella di Loubna Benaissa, la piccola marocchina di nove
anni violentata
e uccisa in Belgio nel 1992 e ritrovata solo nel marzo 1997,
racconta l'atroce vicenda vissuta dalla sua famiglia e l'incubo che ha
sconvolto un'intera nazione. Loubna scompare misteriosamente un
tranquillo
mercoledì d'agosto, in pieno giorno, in un quartiere di
Bruxelles. Benché
molti dettagli indirizzino subito gli inquirenti verso il colpevole,
una
vecchia conoscenza della polizia, l'inchiesta segna il passo e l'alibi
dell'indiziato non viene messo in dubbio. Passano
cinque anni
e soltanto la
tenacia di Nabela unita all'indignazione di tutto il Belgio consente di
venire
a capo della tragedia e di catturare l'omicida.
Cosa
accomuna questi due libri così
apparentemente
diversi, scritti da persone di età, ambiente, motivazioni,
esperienze
così differenti? Cosa accomuna questi a quelli presentati prima?
Che cosa hanno in comune un ragazzo, ‘molto
torinese’, che all’inizio
del
secolo ha iniziato a percorrere la ‘sua’ strada a diciassette anni - Piero
Gobetti -, ed una ragazzina marocchina-belga - Nabela
Benaissa
- che a soli quattordici anni si è trovata a dover combattere
contro
avversari terribili, “che ha scoperto la giustizia (o meglio
l’ingiustizia)
di questo mondo, le coperture della stessa giustizia... [ed
è
stata] costretta a gettarsi nella mischia ‘spaventata dalla propria
audacia”
(come la descrive la prefattrice del suo libro)? Cosa li accomuna a
uomini
- come Ambrosoli
e Palermo
- che nella dedizione convinta alla loro
professione
si sono trovati dolorosamente coinvolti “tra ombre del presente e
fantasmi
del passato”, l’uno “un cittadino come noi che si rompe la testa sulla
documentazione di un delitto incredibile” e l’altro “con un’esperienza
di magistrato ‘scomodo’ e con una strenua volontà di capire”?
Che
cosa accomuna loro stessi e questi libri?
Nel
leggerli vi si
sente scorrere -
nelle due
autobiografie quasi ancor più che nel libro sul “caso Ambrosoli”
- una calda atmosfera di umanità, di reale vita vissuta, di
affetti,
(o magari di disaccordi) civilmente familiari, di persone, “cittadini e
persone umane, simultaneamente”. In fondo - per disgrazia
loro,
non con
il “compiacimento di
sentirsi vittima”,
non per volontaria “totale,
tragica
dedizione di sé” da soldati di ventura - queste persone
differenti
per età, per cultura, per tipo di famiglia, per etnia e
cittadinanza,
per ideologia e per religione... si sono trovate a dover fronteggiare
senza
riserve e compromessi un terribile nemico, unico ma dai molti volti;
unico
e imperversante, attualmente come in un passato abbastanza remoto;
unico
e planetariamente esteso ai massimi livelli sia che si fosse chiamato
fascismo
con la sua tronfia apparente futilità, sia che dietro vi si
celasse
la bieca, seriissima ombra organizzata e implacabile del nazismo; un
nemico
che sembra indistruttibile,
che
[tuttora] conduce un gioco
occulto
e distorto... dietro cui c’è solo un’apparente giustificazione:
la ragion di Stato. Un dubbio di fondo però ci assale: ma di
quale
Stato?
Cinque
libri quindi che
affermano in vari
modi la
necessità di fare al meglio e con continuità quanto si
sta
facendo; di non smettere di proseguire anche se ci si trova in
antagonismo
con alcuni principi precedentemente professati e contro alcune figure
di
riferimento magari soggettivamente per ideologia preferite; di
impegnarsi
con la stessa tenacia e precisione anche se ci si trova di fronte ad inaspettate
forze malefiche, gigantesche, onnipresenti e
soverchianti da
affrontare
da soli.... Ciascun protagonista si è trovato a combattere - se
non a soccombere - contro aspetti
differenti dello stesso nemico: un nemico che è
sopravvissuto
indenne al crollo - almeno apparente - del fascismo e del nazismo, ed
ha
quasi apertamente favorito la fuga dei gerarchi e scienziati nazisti e
che ne ha permesso la continuazione e la propagazione delle
attività
criminose; un nemico unitario sia che ”tratti grandi e loschi affari
finanziari”
(vedi Ambrosoli e Sindona, dietro il quale sta la Mafia vera e propria,
ma si profila però anche la bieca sagoma del “Burattinaio” Licio
Gelli), sia che traffichi in armamenti (vedi sul
traffico di
armi
dello stesso Carlo Palermo Il quarto livello Roma
1996
Editori Riuniti) o che rapisca (e peggio) bambini...
Sul traffico di bambini e tutto
quanto di
ancor
peggiore vi ruota intorno: vedi molti siti
Web. Vedi negli archivi del giornale Belga degli anni
1996-98 Le soir articoli
come
quello del 26 febbraio
1997 riguardanti testimonianze, denunce e
appelli
dei
sopravvissuti
in cui si riferisce ad esempio che sono stati ritrovati 4.497 capi di
vestiario esposti per venir riconosciuti dalle famiglie dei bambini
scomparsi.
Cenni
autobiografici di
Cassandra: “Più
che un personaggio è un motivo di fondo, ma non per questo meno
importante, nel clima dell’epica e della tragedia greche. Nell’Iliade e
nell’Odissea è poco più che un nome; nel teatro (Eschilo
e Euripide) appare appena come profetessa inascoltata, e il poema
dedicatole
da Licofrone è piuttosto una variazione ermetica sulle sue
profezie
che una rappresentazione del personaggio. Figlia di Priamo e di Ecuba
è
amata da Apollo; ebbe dal dio il dono della profezia, ma, non avendo
corrisposto
al suo amore, fu da lui stesso condannata a restare veggente
inascoltata.”
(dal Dizionario
delle opere e dei personaggiBompiani
editore
17 aprile 1999LIBRI
NUOVI della libreria "c.s." ora chiusa
Per
concludere
Si parla - e
straparla
- di un
incombente Nuovo
ordine mondiale attribuendone l'identità a uno
Stato
e ad
un Governo piuttosto che ad un altro. Ma senza andar troppo oltre nelle
attribuzioni e interpretazioni, ci si può accontentare di
come viene riassunto nel Blog di Beppe
Grillo
del 14 giugno 2006 La testa del serpente. / An
hypotheticNew
World Order?Pertaining
to
whom?The
summaryThe snake's
head
onBeppe Grillo's
Bloglooks
as the most probable portraitof this enormous
power.
Ma
proprio Per concludere
è
intitolato
l’ultimo capitolo del libro di Nabela Benaissa e non è un
capitolo
vero e proprio: si tratta del testo su cui è basata la
comunicazione
delle dimissioni dell’avvocato Laurent Arnauts, legale
della famiglia
Benaissa,
alla Commissione
Parlamentare d’Inchiesta sui bambini scomparsi.)
Devo
informarvi, con
rammarico, che
ritengo di trovarmi nell’impossibilità di collaborare ancora con
la vostra Commissione... Non posso fare a meno di riferirmi ad un testo
ormai ben noto, ma che mi prenderò comunque la briga di citare,
affinché compaia nel verbale dei lavori:
L'ipotesi
è che
assistiamo,
probabilmente - dice il giudice Jean-Marc Connerotte
nella lettera
inviata al Re in occasione del caso Cools -
all'avvento di un nuovo
concetto, quello di "criminalità protetta” o
legittimata,
nei confronti e in favore di alcune gravi violazioni, di cui il
malfunzionamento
della macchina della giustizia in campo penale costituisce il
principale
garante. Il malfunzionamento della giustizia si tramuta, pertanto, in
un'autentica
istituzione di fatto, il cui buon funzionamento consente di assicurare
la legittimità di alcune attività criminose e
l'impunità
dei suoi agenti. Tale istituzione sembra estendere la propria
autorità
e la propria supremazia su quelle dello Stato di diritto, appoggiandosi
a un modus operandi elaborato e occulto, quello del parassitismo di
alcuni
circuiti-chiave delle nostre istituzioni fondate e governate dalla
legge.
Si tratta essenzialmente di circuiti politici, finanziari, polizieschi,
associativi e mediali. Questo fenomeno di tipo mafioso non è
ovviamente
proprio solo del Belgio, ma vi assume caratteristiche particolari che
ben
si adattano a questo piccolo Paese.
Aggiungerò che alcuni casi
di malcostume che sono attualmente oggetto di indagini possono essere
non
solo uno degli aspetti, ma anche il cemento di questa forma di
criminalità
protetta. Sarebbe un peccato, addirittura una catastrofe, se la
commissione
e le istituzioni democratiche nel loro complesso si accontentassero di
esaminare l'albero delle disfunzioni, senza vedere la foresta che
potrebbe
esservi nascosta dietro. In particolare, sarebbe sleale e pericoloso
attribuire
a tutti i magistrati e i poliziotti in blocco - molti dei quali
svolgono
perfettamente il loro lavoro con grande determinazione e dedizione -
una
responsabilità collettiva per le vicende orribili che voi tutti
conoscete, dal momento che sembrerebbe che tale responsabilità
possa
non essere affatto collettiva... E’ difficile, in effetti , non
accorgersi
del malessere che regna entro certe élites o all’interno di una
parte di ciò che si può opportunamente definire i quadri
dirigenti, che forse preferirebbero che non si andassero a rimuovere
certe
situazioni.... Ciò a beneficio di una cultura del compromesso e
delle
apparenze, a proposito della quale, per molto tempo, si è
sostenuto
che assicurasse la convivenza civile, e la sopravvivenza dello Stato...
[e non] una specie di coperchio per tutti gli orrori, occultando delle
disfunzioni che potevano così perdurare a vantaggio di alcuni e
ovviamente a scapito di altri....
[un
gioco occulto e distorto...
dietro
cui c’è
solo un’apparente giustificazione: la ragion di Stato. Un dubbio di
fondo però ci assale: ma di quale Stato?]
Pappagalli
verdi
Risorgimento
senza eroi... di
tanto
tempo fa, e guerra di liberazione
più
recente.... Il passato
è
passato in una “sagra di ottimismo”?
O invece una terribile lotta
per la libertà di tutti e per la civiltà è ancora
in corso su scala planetaria contro un nemico
subdolo e
strisciante
ma potentissimo? Una lotta con esiti non certo scontati come i
”vincitori
delle sagre di ottimismo” vorrebbero illudersi fosse?
Anzi proprio ora, in questo
particolare
momento
storico ci si trova obbligati a riportare citazioni dal quinto dei
libri
citati nel titolo, il libro autobiografico Pappagalli
verdi del “chirurgo di guerra” Gino
Strada:
Lo
sappiamo bene,
ci è
davanti agli occhi ogni giorno l’inadeguatezza delle nostre azioni,
l’enorme
sproporzione rispetto ai bisogni... Nessuna liturgia, né
retorica,
niente significati trascendenti e universali. Non servono, non
c’entrano,
possono perfino essere dannosi. Questo deve restare un mestiere, anzi
deve
cominciare, finalmente, a diventare un mestiere, una professione. Il
chirurgo
di guerra come il pompiere, il vigile, il fornaio. perché solo
se
solo se diventa mestiere, lavoro, occupazione permanente, può
acquistare
in dignità, guadagnare in competenza, diventare intervento di
qualità,
essere professionale. La chirurgia di guerra non è terreno di
avventura
o improvvisazione. Qui non basta la voglia , splendida e
generosa,
di esser utili per esser utili davvero.
NUOVISSIME
TECNOLOGIE?ADVANCED
TECHNOLOGIES? TECHNOLOGIES AVANCEES? SPITZENTECHNOLOGIEN
illustrazioni
fotografiche semplici e ottenute
mediante cad tridimensionale di
oggetti danneggiati accompagnate da
spiegazioni iniziali scopo del
file è di proporsi come
quesito sulle cause tali
danneggiamenti photos and cad
of damaged objects the main
aim is to get scientific
data for recognize the
agents of these damages
IMPORTANTE dopo
la pubblicazione del libro per
gli
aggiornamenti e i dati "normativi" e di
"diffida" /
after the book published up-dates and disclaimers: Aggiornamenti
e Indici